L’infanzia e l’educazione di Padre Pio furono plasmate da una famiglia modesta e dal contesto rurale di Pietrelcina, ma già si intravedevano i segni di una fede straordinaria e di una vita votata alla spiritualità. ( dal 1887 al 1899 )
L’infanzia di Padre Pio: una storia di fede e devozione
Francesco Forgione, conosciuto come San Pio da Pietrelcina, nacque il 25 maggio 1887 alle ore 17:00 in una famiglia semplice e profondamente devota. I suoi genitori, Orazio Forgione e Maria Giuseppa De Nunzio, entrambi agricoltori, affidarono subito la protezione del loro neonato a San Francesco d’Assisi, motivo per cui gli diedero il nome Francesco. La famiglia viveva nella zona più povera di Pietrelcina, ma, come avrebbe ricordato Padre Pio anni dopo, non gli mancava mai nulla: la vera ricchezza era la fede. In un’epoca in cui si apprezzava l’essenziale, Francesco si considerava felice di avere il minimo necessario per vivere. Fin da bambino, mostrò una sensibilità e una spiritualità straordinarie. Francesco trascorreva la sua infanzia come molti altri bambini del suo paese, aiutando i genitori nei lavori quotidiani. Quando fu ritenuto abbastanza grande, gli furono affidate due pecore da portare al pascolo insieme ad altri pastorelli. Tuttavia, il suo comportamento lo distingueva dagli altri. Un compagno di giochi racconta: “Le mamme nostre ci davano per colazione una fetta di pane e, quando c’era, un po’ di companatico. Noi altri mettevamo tutto nelle tasche delle giacche. Francesco, invece, no: mamma Giuseppa gli preparava tutto in un tovagliolo pulito. Seduto a terra, apriva con cura le cocche del tovagliolo, guardava attorno e in alto, e solo dopo iniziava a mangiare con calma. Se una briciola cadeva, la raccoglieva, la baciava e la mangiava, in segno di rispetto per il pane, perché è ‘grazia di Dio.’” Dopo la frugale colazione, mentre gli altri bambini giocavano nei prati, Francesco apriva il suo tovagliolo, vi posava un libro e iniziava a studiare. Questo atteggiamento rifletteva non solo la sua disciplina, ma anche la sua profonda consapevolezza spirituale.
Padre Pio: Una spiritualità precoce e profonda
Fin da piccolo, Padre Pio manifestava una devozione straordinaria. Trascorreva lunghe ore in chiesa, spesso restando anche dopo la messa per pregare in silenzio davanti all’Eucaristia. Aveva stretto un accordo con il sacrestano per potersi recare davanti al Santissimo Sacramento anche nei momenti in cui la chiesa era chiusa. La chiesa di Sant’Anna divenne la sua seconda casa: lì fu battezzato, ricevette la prima comunione, la cresima e, all’età di cinque anni, ebbe una visione del Sacro Cuore di Gesù. In questa apparizione, il Signore posò la mano sulla sua testa, promettendo a San Francesco che il piccolo Francesco sarebbe stato un suo fedele servitore. Quel momento suggellò il destino spirituale di Padre Pio, che si offrì fin da bambino come vittima per il bene dell’umanità. Quell’anno segnò profondamente la sua vita. Iniziò ad avere visioni della Beata Vergine Maria, che lo avrebbero accompagnato per tutta la sua esistenza. Stabilì anche un legame speciale con il suo angelo custode, con cui mantenne una comunicazione costante e che divenne un sostegno essenziale nella sua missione divina.
L’educazione di Padre Pio: uno studente diligente
Francesco si dimostrò uno studente serio e motivato. Suo padre, Grazio, racconta: “Un giorno osservai mio figlio al pascolo con le pecore e pensai: per un pugno di pecore, questo ragazzo perde l’opportunità di studiare. Così gli chiesi: ‘Francì, vuoi andare a scuola? Se impari e non fai come tuo fratello, tata ti farà monaco.’” Francesco accettò con entusiasmo e promise di impegnarsi. Così, mamma Peppa e Zì Grazio decisero di mandarlo a scuola, sebbene il guadagno modesto del padre non bastasse per coprire le spese. Per finanziare gli studi di Francesco, Grazio emigrò in America. Inizialmente, Francesco studiò con un prete che aveva dismesso l’abito talare, ma questa scelta si rivelò inadeguata. Peppa scrisse al marito, che accettò di trovare un nuovo insegnante per il figlio. Fu Angelo Caccavo, il nuovo maestro, a guidare Francesco nel suo percorso educativo. Con dedizione e determinazione, Francesco progredì rapidamente, distinguendosi non solo per il profitto scolastico, ma anche per il suo fervore religioso. Partecipava ogni giorno alla messa, visitava il Santissimo Sacramento la sera e venerava la Madonna della Libera. La sua diligenza era evidente anche nell’istruzione religiosa: al suono della campanella, era sempre pronto con il suo libretto di dottrina cristiana e si univa alla processione dei catechizzandi per l’ora di catechismo in chiesa.
Un’infanzia illuminata dalla fede
L’infanzia e i primi anni di formazione di Francesco Forgione furono caratterizzati da una devozione incrollabile e da una precoce maturità spirituale. Ogni aspetto della sua vita, dalle frugali colazioni ai momenti di studio e preghiera, rifletteva una sensibilità unica verso le cose sacre. Questo profondo legame con il divino plasmò le fondamenta della sua straordinaria vocazione, che avrebbe portato luce e speranza a innumerevoli anime.